Pagine

venerdì 22 novembre 2013

L'eroe Alfredo Sforzini rivive nel libro di Peitavino


CAVOUR. Un affresco del ‘900, visto attraverso gli occhi di una persona come tante, nato in un piccolo borgo dell’Appennino, cresciuto sulla riva del mare di Livorno, catapultato in Piemonte dalla Guerra. Uno spaccato dell’Italia più vera, un continuo mescolarsi di emozioni e pagine di vita quotidiana che si intrecciano con quelle della Storia con “S” maiuscola.

Domenica scorsa nel salone consigliare di Cavour, affiancato da Bruno Gambarotta e dal giornalista Beppe Gandolfo, è stata una storia vera quella raccontata da Augusto Peitavino, cavourese. Una storia racchiusa nel suo romanzo d’esordio “Tutta questa passione”, che si compone di piccoli affreschi di un’Italia ancora recente, con personaggi che lottano per sopravvivere, per salvare i propri cari, dove i valori esistono e la vita si fa sempre più miserabile, ma è altresì la storia di un Paese che coltiva le proprie passioni per lo sport e l’arte, dove lo spazio per l’amore è ridotto, ma ancora esiste.
La scrittura lirica e passionale dell’autore costruisce il linguaggio di una vicenda unica e coinvolgente, in cui egli stesso diventa un personaggio. Il personaggio è Alfredo Sforzini, nativo di Pescia, ma per vent’anni residente a Livorno, eroe a Cavour, dove nelle fila partigiana ha trovato la morte per mano nazi-fascista.
Nel quartiere di Ardenza, a Livorno, Alfredo Sforzini cresce insieme a suo fratello e all’amatissima sorella Giulia. Negli anni dell’adolescenza Alfredo si appassiona al gioco del calcio, a quello puro, epico e poetico degli albori, alle vicissitudini del Livorno, ma non solo, la musica, un’arte trasmessa da suo padre, lo rapisce e lo cattura. Sono però anche gli anni del fascismo, che conquista sempre più potere e consensi, sono anni di difficoltà e di tensione politica, che lo coinvolgeranno in una guerra mondiale inutile e disperata, fino a sviluppare un sentimento di riscatto e di ribellione.

Edito da Neos Edizioni, “Tutta questa passione” è in vendita al prezzo di 13 euro.

(Devis Rosso, La Gazzetta di Saluzzo, 14 novembre 2013)

2 commenti:

Augusto ha detto...

Grande Devis, grazie di cuore. Augusto.

Alberto ha detto...

Letto. Libro molto bello.