È stato un risveglio tragico quello vissuto da Cavour, questa mattina. Tra le fila del mercato settimanale nessuno voleva credere che quella notizia fosse vera.
Sono da poco passate le cinque del mattino quando Franco Pons, 67 anni, ha suonato il citofono della caserma dei carabinieri. Al militare della centrale operativa ha detto di aver appena ucciso moglie e figlia. Pochi minuti dopo i carabinieri si sono presentati a casa sua, in via Dante. Lui ha aperto la porta e si è consegnato alle autorità. Nelle stanze da letto, in un lago di sangue, i corpi senza vita della moglie, Maddalena Livatino,
63 anni, e della figlia Barbara Pons, 42 anni.
Le ha uccise nel sonno, con un martello e un coltello.
Hai militari avrebbe detto aver maturato il delitto a causa della depressione e della paura per il futuro, soprattutto per la figlia, disabile.
Ex operaio, originario di Pinerolo, Franco Pons viveva a Cavour da una decina d'anni, prima in via Vigone e, da pochi mesi, nella nuova abitazione, nel quartiere residenziale di via Dante.