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giovedì 28 novembre 2013

Sul Monviso si sono sciolti quattro ghiacciai

SALUZZO. Da 11 a 7. In meno di cinquanta anni il Monviso ha perso quattro ghiacciai. E i rimanenti non se la passano certo bene, tanto essere passati dalla denominazione di ghiacciai montani a quella di "glacionevai".


A dirlo è lo studio del Comitato Ev-K2-CNR e del Comitato Glaciologico Italiano, che monitora lo "stato di salute" del cuore freddo delle nostre Alpi, principale indicatore dei cambiamenti climatici in atto. "Il nuovo catasto dei ghiacciai italiani, realizzato con la collaborazione di Levissima, mette a confronto la situazione attuale con il catasto dei ghiacciai del 1959-62.
Il Piemonte ospita numerosi ghiacciai del settore occidentale delle Alpi, distribuiti in contesti geografico-climatici molto diversi - si passa dai piccoli ghiacciai delle Alpi Marittime, quasi affacciati sul Mar Mediterraneo, a quelli di maggiori dimensioni situati ai piedi di montagne che superano i 4.000 m, come il Gran Paradiso e il Monte Rosa - è quindi doveroso studiare come si siano evoluti. Il confronto tra le recenti foto aree a grande scala e i dati del precedente catasto, realizzato dalComitato Glaciologico Italiano nel 1959-1962, evidenzia - pur nella diversa metodologia di raccolta dati - come si è modificato il glacialismo piemontese negli ultimi 50 anni: il numero dei ghiacciai è lievemente diminuito (da 118 a 98), ma la superficie totale si è dimezzata (-50,2%), passando da 56,4 km quadrati a 28 km quadrati.
Nelle regioni situate a sud, già in partenza caratterizzate da apparati di piccole dimensioni, il caso emblematico è il gruppo del Monviso, i cui versanti molto ripidi non hanno permesso lo sviluppo di vaste masse glaciali e la loro conservazione. 
Qui il glacialismo appare ormai molto ridotto: si è passati infatti da 11 apparati, tutti classificati "ghiacciai montani" a 7 apparati tutti classificati "glacionevati", con una notevole riduzione areale.

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