CARDÈ. Subito la buona notizia: salvo imprevisti entro la fine di giugno la Preve chiuderà il cantiere del ponte sul Po.
Da alcune settimane i lavori allo storico viadotto proseguono a pieno ritmo e in questi giorni si è arrivati ad avere la presenza in cantiere anche di venti operai, suddivisi in squadre che si occupano del pilone messo in sicurezza, delle rampe di accesso, della demolizione degli ultimi vecchi impalcati e della posa delle nuove banchine e ringhiere. La cattiva notizia è che, semplicemente osservando la sede stradale in costruzione, troppo stretta per il passaggio di due auto, c’è la certezza che, una volta riaperto al traffico, si procederà sul ponte a senso unico, alternato da semaforo. Ma intanto quello che tutti in paese aspettano è la fatidica riapertura del ponte chiuso ormai da oltre nove anni per il cedimento del pilone nord. Una volta completato tornerà ad avere l’aspetto originario, così come voluto dalla Soprintendenza, che ha posto il vincolo sull’impalcato, primo viadotto in cemento armato costruito sull’asta del fiume Po, nel 1914.
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