Sulla Gazzetta di Saluzzo del 22 dicembre in primo piano la querelle tra il sindaco di Saluzzo Paolo Allemano e l'assessore provinciale Roberto Russo. E in esclusiva parla Giuseppe Arena, fondatore della compagnia ferroviaria Arenaways.
La vicenda dell’appalto
della linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-Savigliano è su un binario morto. Lo
scontro tra comune di Saluzzo e Provincia blocca al momento ogni possibile
iniziativa. Ma quali sono le reali potenzialità della linea? C’è davvero la
possibilità di una rinascita e di un rilancio?
L’abbiamo chiesto ad un
esperto, a chi nel settore del trasporto ferroviario privato ha investito anni
di lavoro.
Giuseppe Arena,
imprenditore da anni impegnato nello sviluppo di nuovi servizi ferroviari,
sembra volerci provare di nuovo. Nei mesi scorsi c’è stata una prima
chiacchierata con il sindaco Allemano e forse già nelle prossime settimane
interverrà ad un convegno organizzato dal comitato Treno Vivo per parlare delle
linee ferroviarie cuneesi oggetto dei recenti tagli.
Dottor Arena, è utopia
pensare di riattivare la Cuneo-Saluzzo-Savigliano?
«No, nonostante l’impasse
attuale si sta andando avanti. Vedremo. Secondo me ad inizio anno potrebbero esserci delle novità. Ho
iniziato a studiare le linee del cuneese, i suoi numeri, le potenzialità. Non è
tutto da buttare».
Insomma, se ci sarà un
bando Arenaways potrebbe essere un candidato?
«Se ce ne daranno la
possibilità sì. Considerando però che si tratta di un “prodotto” particolare.
Occorrerà modificare il sistema operativo di esercizio, cercare l’integrazione
con i pullman in maniera reale».
Si sostiene che i costi
sono proibitivi, anche se la linea ha un bacino di utenza di mille passeggeri
al giorno.
«Noi siamo un’impresa
ferroviaria di dimensioni diverse, abbiamo costi di esercizio più contenuti e
quindi è possibile avviare un ragionamento diverso. Si possono studiare modelli
di esercizio che permettono di migliorare il servizio durante la settimana e
dare incremento anche durante i festivi, pensando a un’utenza diversa. Il
turista che arriva a Torino e deve muoversi sul territorio può essere
interessato ad un treno per raggiungere le perle turistiche del Piemonte.
Saluzzo e Cuneo sono tra queste».
Non stiamo correndo con
la fantasia?
«Negli anni ’90 era
stato approntato, in via sperimentale un treno Trans Europe Express con
ristorante a bordo. Partì da Torino, raggiunse Saluzzo in mattinata per un tour
della città. Poi si ripartì per un pranzo a bordo mentre il treno viaggiava per
le Langhe. Fu un successo. Alla guida della Trans Europe Express c’ero io».
Allora conviene
crederci. Da dove ripartiamo?
«Il modello d’esercizio
va calzato sul territorio, prendiamo un foglio bianco e riscriviamo le regole e
il sistema organizzativo. Solo così si potranno fare ragionamenti concreti».
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