Il giorno dopo l’elezione di Jorge Bergoglio c’è una
comunità in festa. È quella dei Piemontesi in terra argentina, la più numerosa
comunità piemontese all’estero. Michele Colombino, pinerolese, presidente
dell’associazione Piemontesi nel mondo, è stato inondato di mail e telefonate
in arrivo “dalla fine del mondo”.
Michele Colombino aveva conosciuto Jorge Bergoglio a Buenos
Aires, nel 2002, in occasione del viaggio in Argentina del cardinale Severino
Poletto. «Mi colpì la sua naturalezza – dice Colombino – cantava, parlava con
tutti, dialogava in Piemontese e scherzava con noi».
Nemmeno gli Argentini però avrebbero mai immaginato
l’elezione di Bergoglio a Pontefice. Ariel Gallo, origini saluzzesi, è
assessore a Las Varillas, nei pressi di Cordoba. Dice: «La nostra comunità è
felice, ma soprattutto sono “asombrado” (stupito) per la sua elezione. Sarà un
grande cambiamento». Carina Suppo, originaria di Villafalletto, residente a
Rafaela, in provincia di Santa Fe, si esprime così: «Che emozione! È una
persona incredibile, che ha passato la vita al fianco dei poveri. A Buenos
Aires passeggiava per i “barrios”, i quartieri poveri, sempre alla ricerca del
dialogo con la gente».
(Devis Rosso, La Gazzetta di Saluzzo, 21 marzo 2013)
(Devis Rosso, La Gazzetta di Saluzzo, 21 marzo 2013)
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